Nuovi geni per l’Alzheimer scoperti nello studio più grande al mondo
Portiamo avanti il filone dedicato all’Alzheimer. Vi chiederete perché o penserete “ah, che gioia”.
Da uno screening genetico è emerso che ho un alto fattore di rischio per l’Alzheimer e la cosa inizialmente mi ha preoccupato.
Ma rischio genetico sappiamo che non vuol dire poi molto, è lo stile di vita e l’ambiente che a livello epigenetico condizionano l’espressione dei nostri geni, se si accendono o si spengono.
Sommario: I ricercatori hanno identificato 2 nuovi geni, ATP8B4 e ABCA1, che sono implicati nella patologia dell’Alzheimer. Questi geni vanno ad impattare sul sistema immunitario cerebrale e la sintesi di colesterolo, portando a un rischio aumentato di sviluppare il morbo di Alzheimer.
Fonte: Cardiff University
Un team internazionale, tra cui il Cardiff University’s Dementia Research Institute, ha confrontato 32,000 codici genetici di pazienti con Alzheimer e persone sane.
La ricerca ha svelato numerosi e nuovi geni con specifiche alterazioni correlate che favoriscono lo sviluppo della malattia.
Hanno identificato rare mutazioni genetiche dannose nei geni conosciuti come ATP8B4 e ABCA1 che aumentano il rischio.
Anche un altro gene ADAM10, può mostrare alterazioni dannose.
La professoressa Julie Williams, Direttore del Dementia Research Institute della Cardiff University, e co-autrice dello studio, afferma “Queste evidenze gettano nuova luce su come reagisce il sistema immunitario e sui come prcessa il colesterolo. Queste differenze impattano il funzionamento del cervello e favoriscono lo sviluppo della malattia.”
Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza. Il rischio per l’alzheimer dipende per il 60-80% da fattori genetici. Per la comparsa precoce della malattia (sotto i 65 anni) questa percentuale a umenta fino al 90%.
Il professor Williams aggiunge: “Questo studio espande la nostra conoscenza riguardo a chi è a rischio di sviluppare una forma di demenza. Queste scoperte genetiche ci permettono anche di capire i meccanismi sottostanti il morbo di Alzheimer, oltre a permetterci di creare modelli genetici della patologia per sviluppare terapie mirate in futuro, attraverso nuovi trattamenti basati su farmaci o addirittura terapia genica.
Ricerca originale:
“Exome sequencing identifies rare damaging variants in ATP8B4 and ABCA1 as risk factors for Alzheimer’s disease”
Henne Holstege et al. Nature Genetics