Il Compito del nostro lavoro, mediante costante aggiornamento,  è quello di eradicare alcuni falsi miti privi di alcun fondamento scientifico. Spesso in molti ambienti sportivi, anche d’elitè, vi è una certa resistenza all’uso di sovraccarichi in età puberale. Le motivazioni più frequenti sono :

-“i pesi rendono lenti e rigidi”
-” i pesi bloccano la crescita”
– “i pesi sono pericolosi per l’integrità strutturale del bambino”

Mi spiace smentirvi, MA NULLA E’ PIU’ INSENSATO DI QUESTO.
Perchè?

Ovvio che una tecnica scorretta porterà ad infortuni e compensi, ma il lavoro con i sovraccarichi può essere visto come una ginnastica posturale a tutti gli effetti.
Rispettando le leve, l’antropometria, l’età biologica del ragazzo il tutto unito a carichi submassimali, tecnica perfetta, buon senso e coaching in tempo reale, i rischi sono pari a 0.
Statisticamente un bambino è più esposto al rischio di traumi giocando a calcio che non allenandosi in palestra in un AMBIENTE CONTROLLATO.

Di Seguito alcuni studi a supporto di quanto esposto:

STRENGTH TRAINING FOR CHILDREN AND ADOLESCENTS di Avery D. 
“The safety and effectiveness of youth strength training are now well documented and the qualified acceptance of youth strength training by medical and fitness organizations is becoming universal.”

In questa review “Resistance training among young athletes: safety, efficacy and injury prevention effects” (http://bjsm.bmj.com/content/44/1/56.short) si afferma come l’allenamento con i sovraccarichi adattato alle caratteristiche dei ragazzi e supervisionato da PERSONALE QUALIFICATO sia sicuro. Inoltre il lavoro di forza fatto in pre-season ha un ruolo protettivo riguardo gli infortuni relativi allo sport specifico.

In un’Altra clinical review (ricordiamo Livello 4, il più alto nella priramide dell’evidenza scientifica, non è un’opinione letta su una qualsiasi rivista) “Resistance Training in Youth: Laying the Foundation for Injury Prevention and Physical Literacy” (http://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/1941738117704153) si afferma che l’uso di sovraccarichi abbia un effetto preventivo e protettivo contro gli infortuni.

Basterebbero solo queste due review di alto livello come fonti , poichè hanno preso in esame qualsiasi studio, caso studio, trial fatto su quest’argomento.

In fondo la forza cosa è? Forza massimale (che terrorizza tutti), forza esplosiva, elastica, rapida. Cosa sono?

Sono solo diverse espressioni fenotipiche della stessa cosa: F= m x a.
Tutto parte quindi dalla forza generale/massimale che costituisce la base su cui costruire le altre espressioni di forza.

D’altronde basta guardare le high school o i college americani o le scuole ucraine o russe. Un divario dal punto di vista fisico PAZZESCO. A 16-17 anni in america si è già atleti pienamente formati, si sono provati numerosi sport e si gareggia ad alti livelli. Un nostro 16-17 enne che ha fatto solo calcio o un altro sport specifico è assolutamente NON COMPETITIVO IN CAMPO INTERNAZIONALE.
Ciò è sconfortante perchè in pratica le società, le asd, le varie organizzazioni sportive si “tagliano le gambe” da sole. Non facendo crescere in maniera adeguata dal punto di vista fisico e psicologico i giovani, con l’allarmante fenomeno del drop out (abbandono) in pratica lo sport italiano non ha futuro. E tutto ciò perchè?

Perchè i pesi fanno male.

Quando una breve frase senza alcun fondamento, frutto di opinioni ed esperienze negative (a causa di personale NON QUALIFICATO) rovina generazioni.

“Ok va bene allora facciamogli fare i pesi a 16-18 anni” direte. Ottimo, perfetto.
VI dirò di più fare lavori con carichi leggerissimi, molto tecnici anche esercizi di potenza come le alzate olimpiche (che hanno caratteristiche di velocità, ritmo, coordinazione ed equilibrio) in ETA’ PREPUBERALE (esatto avete letto bene) sarebbero l’optimum per far crescere un atleta ma prima di tutto una persona, un essere umano pienamente funzionante.

Basta miti, basta false credenze e leggende. E’ ora che anche gli ambienti sportivi più chiusi si avvalgono di professionisti qualificati, aggiornati e di più ampie vedute. L’adattamento è la chiave per crescere,

Cambiare può essere doloroso ma solo così ci si evolve